La casa passiva


Finalmente la mia idea ha un nome. Tra me e me l’ho sempre chiamata “casa autosufficiente” ma in realtà ecco che a forza di cercare ho trovato il nome tecnico italiano per descrivere questo tipo di case. case passive.
A ben guardare, nella ricerca fatta finora, la casa passiva non è esattamente ciò che penso io, ne’ è una parte importante.
Leggendo su wikipedia riguardo la casa passiva c’é infatti la seguente definizione: è un’abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento convenzionale.
Perlomeno in questo articolo si fa riferimento esclusivamente al “benessere termico”. Nella mia mente la casa passiva (o la mia “casa autosufficiente”) dovrebbe essere autosufficiente anche dal punto di vista idrico (recuperando le acque piovane, le acque di scarico e quant’altro) e dal punto di vista elettrico.
Forse é un’utopia, forse oggi come oggi abbiamo troppi oggetti che funzionano solo grazie all’elettricità e non abbiamo la capacità di disfarcene, forse siamo abituati ad un consumo d’acqua improponibile, forse.
Però se penso che solo fino a pochi anni fa si viveva senza l’acqua potabile in casa, senza riscaldamento a gas ma con stufe a legna, con un uso accorto della corrente elettrica, bene, se penso a questo credo che unendo tecnologia e uso accorto si possa arrivare alla casa autosufficiente!
Pubblicato in La mia ecologia |
8 Agosto 2007 alle 16:38
Giovanni, il modo in cui hai sempre concepito un’abitazione non solo ha un nome, casa passiva, ma è una realtà che finalmente si sta imponendo, anche in Italia, all’attenzione di esperti, addetti ai lavori e, soprattutto, cittadini. Singoli individui, famiglie, aziende che decidono di vivere o di lavorare in un edificio pressochè autonomo dal punto di vista energetico e che impatta poco o nulla sull’ambiente!
Venerdì 27 luglio, in provincia di Mantova, abbiamo inaugurato “Casa Canellini”, progetto Autonoma per una casa passiva che rispetta l’ambiente e … rispetta le tasche dei suoi proprietari!! Dal punto di vista energetico si mantiene infatti con solo 1,5 €/mq annuo!! E garantisce un microclima ideale sia d’estate che d’inverno. In questi giorni caldi e afosi, la temperatura interna alla casa è attorno ai 25°C col 50% d’umidità… Se l’argomento ti interessa, vieni a visitare il ns. blog e scoprirai come la tua idea può diventare una bellissima realtà!
23 Settembre 2008 alle 08:41
Mi chiamo Marchiori Gian Piero e sono un professionista (geometra) da molti anni (più di 10) collaboro con Ditte nel settore “case in legno”.
L’anno scorso ho avuto la possibilità di costruirmi una casa a Borgoricco in Provincia di Padova curandomi personalmente dell’intero intervento (progettazione, direzione, realizzazione ecc…) con l’ambizione di realizzare una CASA PASSIVA o una che più si avvicina agli standard qualitativi della Passivhaus tedesca - passivhaus secondo il termine originale di lingua tedesca, è un’abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento “convenzionale”.
Il mio traguardo è stato raggiunto con successo inaspettato:
- ho abbattuto i costi complessivi di edificazione pareggiandola con una “in muratura” (costi elevati dei materiali compensati con la poca manodopera impiegata circa 15 giorni lavorativi),
- ho passato l’estate senza condizionatore, è ben ventilata e nessuna finestra esposta al sole,
- la casa è molto luminosa perché con molte vetrate tutte rigorosamente con vetri termici,
- il riscaldamento è assicurato da una piccola stufa a pellet / legno / cippato (a costo “0” in quanto brucerò il legno che ho avanzato dalla costruzione della casa,
- per il riscaldamento dell’acqua ho installato un boiler (in dotazione con la stufa) che, in inverno viene scaldata dalla stufa ed in estate con un pannello solare,
- la lavastoviglie e la lavatrice sono allacciati alla condotta dell’acqua calda quindi consumano meno elettricità per il riscaldamento dell’acqua,
- ho predisposto l’illuminazione del giardino alimentato da batterie che si ricaricano durante il giorno da pannelli fotovoltaici (ne bastano 2 per assicurare all’incirca100W),
- le acque piovane vengono raccolte su cisterne interrate per poi usarle per annaffiare il giardino,
- è molto sicura: c’è stato un forte temporale che ha scoperchiato tetti ed allagato abitazioni, la mia casa non ha subito nessun danno, ha una intelaiatura in ferro agganciata ad una platea areata di fondazione alta 70 cm.
Questi sono solo alcuni dei molteplici vantaggi che questo tipo di abitazione può offrire e mi chiedo perché non si debba pubblicizzare questo tipo di case per scuotere l’opinione pubblica sul problema del risparmio energetico.
15 Ottobre 2008 alle 01:02
Complimenti al geometra. in Realtà esistono molte tecnologie che non vengono pubblicizzate. per esempio al SolaeExpo c\’erano studi di impianti elettrici a 12/24 volts per adoperare al meglio le energie rinnovabili in casa, oppure concetratori solari termici per avere acqua calda anche in inverno. la scelta della casa biologica poi sembra permettere anche un livello di salubrità maggiore. Purtroppo viviamo in una socoetà usa e getta, e ciò che potrebbe abbattere i costi di gestione delle case viene mantenuto nei brevetti delle multinazionali.
18 Febbraio 2009 alle 15:19
Ciao a tutti!
Io cec informazioni per quanto riguarda le norme tecniche per la realizzazione di case prefabbricate!sapete dove posso trovare le info a riguardo?
Mi interessa sapere anche se è possibile realizzare questo tipo di strutture su suoli non edificabili,quindi con destinazione agricola ad esempio!E vorrei realizzare case passive prefabbricate a impatto zero…
Potete aiutarmi a trovare queste info?
GRAZIE
Alessandro
23 Aprile 2010 alle 17:34
ciao,
ho deciso di condividere con la rete tutte le fasi costruttive della mia nuova casa passiva:
http://www.casapassiva.wordpress.com
Alberto